Tutorial per creare con paste sintetiche "L'Occhio di Tigre" realizzato da Marianna Magarelli di www.nonsolobijouox.jimdo.com
Se avete piacere di incontrarla Marianna Magarelli sarà presente a:
Passatempi e Passioni Forlì dal 25 al 27 ottobre
Hobby Show Milano dall'1 al 3 novembre
Fantasy & Hobby Genova dall'8 al 10 novembre
Il Mondo Creativo Bologna dal 15 al 17 novembre
Florence Creativity dal 21 al 24 novembre
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Condizionare la pasta nei seguenti colori: oro chiaro, oro scuro, cacao/caffè, cioccolato e cioccolato scuro (quest’ultimo si ottiene aggiungendo il nero al cioccolato nella proporzione di 1:8 nero:cioccolato) | ![]() |
Creare un panetto alternando sfoglie di oro chiaro con sfoglie di oro scuro (spessore ca. 4 mm). Il panetto, al termine, deve risultare piuttosto lungo e stretto. | ![]() |
Tagliare una fetta come nella foto. | ![]() |
Stendere una sfoglia sottile di cioccolato e tagliarne una striscia della misura del panetto. | ![]() |
Inserire la striscia appena tagliata, richiudere e compattare il panetto. |
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Pareggiare e appiattire bene, dividendo il panetto in due parti, una delle quali verrà assottigliata ulteriormente.
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A questo punto alternare pezzi di pasta di ciascun colore creando un panetto, in cui inserire anche pezzi della sfoglia composta con gli oro appena creata. I pezzi di pasta potranno essere stesi con il mattarello, e non dovranno essere sfoglie uniformi per creare maggiore movimento. | ![]() |
Al termine delle sovrapposizioni, fatte con vari spessori come si nota bene dalla foto qui sotto, il panetto si presenterà più o meno così. E’ quindi pronto per essere utilizzato per creare ciondoli o perle: tagliare fette più o meno spesse in base a ciò che si vuole realizzare e ridurre a piacimento il panetto. | ![]() |
Ricordare che i pezzi vanno forati prima della cottura, a meno che non si possieda l’apposito trapanino da bigiotteria. Il chiodino da bigiotteria o l’ago con cui si effettua la foratura va lasciato all’interno durante la cottura; quest’ultima deve essere effettuata a forno già caldo seguendo le istruzioni per quanto riguarda tempo e temperatura, dettate dalla casa produttrice della pasta utilizzata. A seguire alcuni miei esempi di impiego. Se si vuole realizzare uno cabochon per esempio a forma di cuore, tagliare una fetta da un cm abbondante e schiacciarla con il mattarello fino allo spessore desiderato per il ciondolo che si vuole realizzare. |
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Tagliare la forma del cuore, interponendo tra la pasta e il tagliapasta, un foglio di pellicola da imballaggio o della pellicola da cucina piegata in due, in modo da creare resistenza e fare uscire il pezzo piuttosto arrotondato. | ![]() |
Ho impreziosito il mio ciondolo coprendo metà di esso con della sfoglia oro che ho poi lucidato con del pigmento metallizzato oro. Per fare ciò, stendere una sfoglia sottile con l’oro chiaro, tagliare con il tagliapasta di una misura leggermente superiore a quella utilizzata per il ciondolo, due cuori. Tagliare in modo uguale i due cuori a metà, ma facendo delle curve.
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Posizionare una parte nella parte superiore e l’altra in quella inferiore del cuore.
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Chiudere bene i laterali e lavorare con le mani per allisciarlo. Fare un buco con il bulino e lavorare bene anche esso.
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Passare infine la parte in oro con la porporina, sia sul davanti che sul retro. Il cuore è quindi pronto per essere montato. Nel mio caso è stato montato inserendo ad asola un cordino piatto in alcantara all’interno del foro del cuore. La chiusura di questo cordino è a contrappeso: il cordino viene passato all’interno di una perla con un foro piuttosto largo, incrociando in essa le estremità; a queste ultime è attaccata poi una pietra con una perla piatta in bronzo, infilate in un chiodino da bigiotteria a T alla cui estremità opposta è stata fatta l’asola con la pinza a punte coniche. |
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Accanto alla collana c’è un braccialettino composto da cinque pietra quadrate inserite in un filo lenza sottile, alternate con perline di conteria di vetro dorate. Le estremità sono collegate a dei schiaccini ad asola all’interno dei quali è stato inserito da una parte il moschettone e dall’altra l’anellino a cui agganciarlo. | ![]() |
Qui sotto un ulteriore montaggio tutto di pietre. Sono inserite in un filo lenza sottile e alternate a perle di conteria di vetro dorate nella collana esterna, mentre in quella interna ci sono anche degli inserti fatti da due perle bianche da 1 cm e un divisore con strass. Anche queste due collane alle estremità sono chiuse come già spiegato per il braccialetto. |
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Le immagini e l'idea di questa particolare realizzazione sono un copyright (c) di Marianna Magarelli.
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