Non risparmiate sui tessuti e sulle matassine da ricamo
Non mi stancherò mai di dire di non risparmiare mai sulla qualità dei tessuti. In commercio ci sono tessuti che costano molto poco, ma anche di qualità molto scadente. La quantità di ore di lavoro necessarie per un bel ricamo è innumerevole, con la differenza che un ricamo eseguito su di un tessuto di pregio fa tutta un'altra figura. Lo stesso ricamo, a cui voi avete dedicato tanto del vostro tempo libero, eseguito su una tela di cattiva qualità impoverisce e a volte rovina completamente l'opera.
I tessuti validi sono all'inizio molto rigidi. Non abbiate paura, una volta che comincerete a lavorare, il tessuto perderà un pò di rigidità, ma manterrà la sua compattezza. La prova si avrà a fine lavoro, quando vorr ete magari incorniciarlo. Il risultato sarà una stoffa tirata un pò di qua e un pò di là ed il disegno stravolto. Le stoffe scadenti, a volte hanno anche una tramatura non regolare, invece di avere dei quadretti hanno dei rettangoli. Il disegno, una volta ricamato, risulterà completamente alterato.
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Un'altro consiglio che mi sento di darvi è quello di non fare troppi cambi di colori per utilizzare le matassine che già avete in casa. In alcuni casi si stravolge il disegno. Soprattutto se si parla di ricami molto particolareggiati , come gli angeli o i Babbi Natale di Lavander & Lace e i personaggi di Mirabilia, con molte sfumature, quasi impercettibili, il risultato potrebbe essere completamente stravolto.
Vi sono comunque alcuni casi in cui è indifferente fare alcuni cambi di colore, ( sempre suggeriti dal buon gusto negli accostamenti), come nel caso di disegni destinati ai bambini, o in genere in caso di disegni piccoli con poche sfumature, per il resto lasciate fare ai disegnatori professionisti il loro lavoro.
Le matassine non costano una fortuna e comunque non invecchiano. Anche tra dieci anni le potrete riutilzzare!!!!
Calcolo della quantità di tessuto necessario per il ricamo
L'aida esiste in commercio in varie grandezze. Si passa dall'aida piccolissima a 72 , 55, 42 quadretti, alla maxiaida che ha 25 quadretti. Tutte queste misure si intendono quadretti in 10 cm. Per quanto riguarda le misure dei ricami che troverete segnalate sugli schemi americani si intendono invece quadretti per inch (pollice = 2,5 cm circa). Quindi:
Aida 72 quadretti |
Aida o Lino 55 quadretti |
Aida 42 quadretti |
18 count
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14 count
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11 count
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In molti schemi americani vi segnalano la grandezza in inch del ricamo utilizzando i vari tipi di aida. Con questa tabella riuscirete a calcolare quanta stoffa ci vorrà per il vostro ricamo facendo un facile calcolo.
Moltiplicate gli inch X 2,5 ed ottenere i vostri cm. Il rapporto tra i counts e i nodtri quadretti è di 1:4.
Se non avete a disposizione le misure del lavoro finito, potete facilmente calcolarle con questa operazione.
Amettiamo di avere un ricamo che misura 128 punti X 98 punti.
Dovete dividere il numero dei punti : il numero dei quadretti della aida che intendete usare. Moltiplicate poi per 10. Esempio :
Aida 72 quadretti - 18 count |
Aida o Lino 55 quadretti - 14 count |
Aida 42 quadretti - 11 count |
Aida 25 quadretti |
128 : 72 = 17,7 cm
98: 72 = 13,6 cm il vostro ricamo misurerà 17,7 cm x 13,6 cm |
128 : 55 = 23,2 cm
98: 55 = 17,8 cm il vostro ricamo misurerà 23,2 cm x 17,8 cm |
128 : 42 = 30,4 cm
98: 42 = 23,3 cm il vostro ricamo misurerà 30,4 cm x 23,3 cm |
128 : 25 = 51,2 cm
98: 25 = 39,2 cm il vostro ricamo misurerà 51,2 cm x 39,2 cm |
Questo facile calcolino che vi ho suggerito può essere utilizzato con qualsiasi tessuto, anche non aida. Se non conoscete il numero dei quadretti del tessuto in questione dovete:
1) Prendere un metro.
2) Segnare sul tessuto con due spilli la grandezza di 10 cm.
3) Contare quanti quadretti o quanti fili per i tessuti non aida ci sono in 10 cm.
4) A questo punto potete calcolare la grandezza del vostro lavoro.
Ricordatevi di considerare sempre il calo di tessuto che avrete durante il lavaggio a fine lavoro. La maggioranza dei tessuti è in cotone e si prevede un calo che va dal 4/5 % al 10%. Anche il lino si ritira, soprattutto durante il lavaggio i fili si compattano e la stoffa diventa più piccola.
Come tagliare le tovaglie
Quando il tessuto è a riquadri o a disegni operati deve essere tagliato a metà del disegno o del riquadro, im modo che i rapporti rimangano inalterati. Tagliare sempre un numero di riquadri dispari, eprogettate la tovaglia in modo tale che il centro della tovaglia abbia un ricamo centrale. Vi daremo di seguito gli schemi di alcune misure di tovaglie.
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tovaglia quadrata con piano tavola cm 160 |
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tovaglia rettangolare 180 cm x 250 cm |
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tovaglia rotonda o quadrata 180 cm x 180 cm |
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tovaglia rotonda o quadrata 180 cm x 180 cm |
Manutenzione e cura del ricamo
- Per prima cosa lavatevi sempre le mani prima di iniziare a ricamare
- Una volta terminato il lavoro riponete il ricamo in un panno pulito ed un sacchetto.
- Non lavate mai il tessuto prima di ricamare, anche se vi sembra un pò rigido.
- Una volta terminato il lavoro, potete lavarlo a mano con acqua tiepida e con un sapone per indumenti delicati.
- Non strizzate il ricamo.
- Fatelo asciugare lontano da fonti di calore, non appeso, ma appoggiato sopra una salvietta in posizione orizzontale.
- Stiratelo dal rovescio ancora leggermente umido, con sotto un panno morbido e con sopra un'altro panno. Evitate di insistere sulla parte ricamata per non appiattire il ricamo. Potete usare anche un pò di appretto per rendere un pò più consistente il tessuto soprattutto se va incorniciato.
Preparazione del lavoro
Ogni ricamo, soprattutto se di grandi dimensioni, va preparato con cura ed attenzione.
Come prima cosa va tagliato il tessuto calcolando l'ingombro del ricamo (vedi la sezione Calcolo della quantità di tessuto necessario per il ricamo). In quasi tutti gli schemi americani è segnato il numero dei punti ed il centro del ricamo, altrimenti con santa pazienza contatevi i quadretti. Quando dovete calcolare la quantità di tessuto da tagliare aggiungete sempre al computo che avete fatto + 10 cm per parte, che vi serviranno per poter lasciare un discreto margine nell'incorniciatura sia per un quadro o per un altro tipo di finitura (una scatola, un grembiule).
Un disegno che ha intorno un bel pezzo di tessuto "bianco" non fa altro che far risaltare maggiormente il vostro ricamo. Con questo accorgimento si potrà ovviare anche a piccoli errori di posizionamneto del ricamo sulla stoffa.
Anche in questo caso, quindi, non risparmiate i 10 cm di stoffa, potreste pentirvi a ricamo ultimato.
Una volta tagliata la stoffa eseguite un veloce sopraggitto sui quattro lati della stoffa, per evitare che si sfilacci, soprattutto se pensate che terrete questo ricamo in mano per mesi !!!!
Dividete a metà la stoffa in senso orizzontale e poi ancora a metà in senso verticale, individuatene il centro e segnatelo con un piccolo punto.
Quello sarà il punto in cui inizierete il lavoro. Questa facile pratica vi toglierà il problema di non centrare il ricamo sulla stoffa.
Se il ricamo è molto grande potrebbe aiutarvi eseguire una veloce imbastitura ogni 10/20 punti.
Attenzione, a volte la stoffa ripiegata per molto tempo mostra una antiestetica riga gialla. Cercate di eliminarla dalla vostra area di lavoro; (anche se non si dovrebbe) provate a lavare il tessuto e se la riga non scompare eliminate il pezzo di stoffa incriminato.
Ricordatevi che una volta finito il lavoro, la linea sporca si vedrà ancora di più e difficilmente riuscirete ad elimarla.
Dopo aver verificato le matassine ed i materiali necessari siete pronte per iniziare il lavoro.
La matassina va trattata con molta cura. Cercate di riporla in una scatola, e di non perdere la targhetta con il numero identificativo.
L'uso del telaio
Come ho già detto l'uso del telaio è una faccenda molto personale. Il telaio, può comunque essere usato in due modi. Attenzione ai telai tondi, possono rovinare il tessuto. Per ovviare a questo inconveniente fasciate il cerchio più piccolo con della fettuccia e fermate i capi con qualche punto.
L'uso del telaio può essere fatto in due modi.
Il primo modo permette di ricamare a due mani, dove una mano è tenuta sopra e l'altra sotto il ricamo. L'ago viene usato come un punteruolo che viene infilato su e giù el tessuto diritto. E' il modo migliore per avere una tensione regolare.
L'altro metodo è quello di far salire l'ago dal rovescio e puntarlo nuovamente prima di tirare il filo attraverso la stoffa; questo metodo rende il lavoro più veloce.
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