Nel ricamo a macchina dobbiamo sempre mettere insieme alla stoffa un pezzo di stabilizzatore ampio quanto il nostro telaio, che servirà a dare sostegno alla stoffa.
Trovare il corretto tipo di stabilizzatore per il ricamo può essere per le prime volte difficile.
Con la quantità e la varietà degli stabilizzatori che sono ora disponibili, la cosa migliore che potete fare per la vostra macchina da ricamo è quello di utilizzare stabilizzatori adeguati e non ricorrere mai a stabilizzatori economici o altro materiale adattato che può provocare a lungo andare danni alla nostra macchina.
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Se il tessuto non è stabilizzato in modo appropriato, potremmo avere grinze nella stoffa o se magari scegliamo lo stabilizzatore più pesante del necessario, avremo un ricamo rigido ed ingombrante: di solito più pesante è il tessuto, più leggero lo stabilizzatore di cui avremo bisogno.
Ne esistono di vari tipi e si possono raggruppare in alcune grandi classi da distinguere in base a come eliminare i residui sul retro del ricamo:
• stabilizzatori a strappo
• stabilizzatori che devono essere ritagliati via dal retro del ricamo
• stabilizzatori idrosolubili che vanno via con l'acqua
• stabilizzatori sensibili al calore che si eliminano con termopressa
ognuno di questi è indicato per una serie di stoffe e usi:
stabilizzatore a strappo che è il più comune e sicuramente quello adatto al 90 per cento del lavoro che si esegue a macchina. Si elimina strappando la rimanenza sul retro del ricamo. Al tatto sembra quasi una "carta" ed è disponibile in varie grammature e spessori- E' indicato in ricamo su stoffe in tela cotoni e simili
- stabilizzatori che devono essere ritagliati via dal retro del ricamo. Sono stabilizzatori che vanno eliminati ritagliando l'eccedenza sul retro del ricamo e sono indicati per stoffe e materiali estensibili come T-shirt costumi da bagno ecc.......
Rimangono molto morbidi al tatto e anche se una parte dello stabilizzatore rimarrà nel ricamo questo non pregiudica la qualità del risultato stesso - stabilizzatori idrosolubili che vanno via con l'acqua. Si tratta di un supporto che va eliminato a contatto dell'acqua.
Ce ne sono di due tipi: l'idrosolubile e il Vilene.
L'idrosolubile si presenta come una pellicola trasparente disponibile in varie grammature è indispensabile per ricamare stoffe delicate leggere e che ad esempio hanno bisogno di un ricamo pulito sia sul dritto che sul rovescio come i tendaggi .
Le grammature leggere si usano al di sopra della stoffa per tenere le fibre basse in tessuti come la spugna, il velluto o altro tessuto che presenti peluria che potrebbe rendere irregolare il nostro ricamo.Nei tendaggi o in stoffe delicate come la seta e l'organza vanno messi due strati di idrosolubile sia sotto che sopra la stoffa per rendere il più stabile possibile il fondo del ricamo ed evitare danneggiamenti della stoffa stessa, mentre una grammatura alta va utilizzata senza nessun supporto di stoffa per ricamare gli splendidi pizzi realizzabili con le macchine da ricamo.
Il Vilene invece possiede le stesse caratteristiche dell'idrosolubile, ma si presenta come un tessuto non tessuto “TNT” adattissimo per sostenere bene anche i pizzi più pesanti in punti. stabilizzatori sensibili al calore che si eliminano con termopressa. E' un materiale di supporto al ricamo rimovibile con il calore e sostituisce il comune stabilizzatore. È ideale su tessuti che non posso essere bagnati e in cui lo strappo non è consigliabile perchè deformerebbe la trama della stoffa.
Il prossimo appuntamento sarà inerente i vari tipi di filato e il loro uso in base al tipo di ricamo da realizzare
Seguiteci!!!!
Le immagini e l'idea di questa particolare realizzazione sono un copyright (c) di Chiocciola Ricami .
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