Questo progetto è stato gentilmente offerto da Giulia Rizzo, in arte Gifelt. Il suo Blog per saperne di più: gifeltro.blogspot.com
MATERIALE
- 150 gr. di lana cardata di colore giallo
- 25 gr. di lana cardata grigia
- Qualche gr. di lana bordeaux, fuxia, viola
- 2 fogli di 3 m cadauno di plastica a bolle
- 1 stuoino
- Acqua calda
- Sapone di Marsiglia
- Spazzola per capelli
- Una coppetta
- 1 asciugamano
TECNICA UTILIZZATA
Feltro piatto infeltrito ad acqua.
ESECUZIONE
MATERIALE
- 150 gr. di lana cardata di colore giallo
- 25 gr. di lana cardata grigia
- Qualche gr. di lana bordeaux, fuxia, viola
- 2 fogli di 3 m cadauno di plastica a bolle
- 1 stuoino
- Acqua calda
- Sapone di Marsiglia
- Spazzola per capelli
- Una coppetta
- 1 asciugamano
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TECNICA UTILIZZATA
Feltro piatto infeltrito ad acqua.
ESECUZIONE
Sul telo di plastica a bolle (bolle rivolte in su) disporre un primo strato di lana distribuendola a fiocchetti sovrapponendoli gli uni sugli altri leggermente.
Si usa la lana grigia per i bordi e quella gialla per il corpo della sciarpa.
Disporre poi un secondo strato perpendicolare al primo.
Disporre i vari cerchietti in ordine sparso sulla sciarpa.
A questo punto bisogna inumidire la lana con la spazzola, a piccole zone, con acqua molto calda in cui si è sciolto sapone di Marsiglia fino ad ottenere un liquido viscido che fa scivolare facilmente il pollice contro l'indice una volta intinti nell'acqua.
Si usa la lana grigia per i bordi e quella gialla per il corpo della sciarpa.
Disporre poi un secondo strato perpendicolare al primo.
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Separare delle striscioline di lana fuxia e, aiutandosi con lo stuoino, ottenere dei rotolini da avvolgere intorno a delle pallottoline di lana bordeaux su cui appoggiare una puntina di lana viola. | ![]() |
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Disporre i vari cerchietti in ordine sparso sulla sciarpa.
A questo punto bisogna inumidire la lana con la spazzola, a piccole zone, con acqua molto calda in cui si è sciolto sapone di Marsiglia fino ad ottenere un liquido viscido che fa scivolare facilmente il pollice contro l'indice una volta intinti nell'acqua.
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Sovrapporre alla zona inumidita un pezzetto di plastica a bolle e massaggiare con le mani molto bagnate e insaponate dapprima dolcemente e poi con maggiore energia. |
Procedere in questo modo fino ad appiattire tutta la lana della sciarpa, insistendo specialmente nei punti in cui ci sono i pois. Il lavoro è eseguito bene quando tutta la superficie è senza bolle di aria (rigonfiamenti della lana) e non compaiono buchi. I buchi sono segni di una cattiva distribuzione iniziale della lana. Dopo aver ricoperto tutto il lavoro con il secondo telo di plastica, arrotolare il tutto attorno ad un tubo di plastica o un cilindro da piscina e poi attorno ad un vecchio asciugamano che ne faciliterà il rullaggio. |
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Rullare per qualche minuto, poi aprire il lavoro e arrotolare dall'altra parte. Dopo di che aprire, togliere il telo di plastica e ripiegare la sciarpa in tre. Per evitare che le tre parti della sciarpa s'incollino, è opportuno frapporre fra di essi dei sottili fogli di plastica. |
Arrotolare nel senso della larghezza, da tutte e due le parti con il metodo sopra esposto. Continuare così in tutte le direzioni senza cilindro e poi continuare con le ripiegature e i rullaggi disponendo la sciarpa direttamente sull'asciugamano, inumidendo la sciarpa con spazzola ed acqua fredda. Questo lavoro è detto “ follatura” e va continuato fino a completo infeltrimento, ossia quando la lana diventa compatta e poco deformabile. Sciacquare in acqua fredda, strizzare senza torcere. La sciarpa va poi disposta su di una superficie piana, tirando leggermente e appiattendola con le mani per darle una forma il più possibile regolare. Buon lavoro!!! |
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Le immagini e l'idea di questa particolare realizzazione sono un copyright (c) di Giulia Rizzo
E' proibita la riproduzione per scopi commerciali.