Leggere spesso, e libri di qualità, fa davvero bene alla salute.
I consigli che leggerai in questa rubrica sono forniti dall'Almanacco Barbanera, che da 260 anni distribuisce consigli dettati dall'esperienza e dall'osservazione della natura e degli usi di generazioni.
L'almanacco, seguendo le fasi lunari, elargisce utili consigli e buone pratiche per la gestione della casa, il benessere della persona, la cura dell'orto e del giardino.
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BENESSERE CON LA NATURA
LEGGERE UN LIBRO
Perché non usare il primo mese dell’anno per acquisire una buona abitudine, che duri tutto l’anno? Leggere spesso, e libri di qualità, fa davvero bene alla salute. I libri sono come vitamine per la mente, perché mantengono attiva la memoria e il pensiero analitico, allargano gli orizzonti, rilassano dallo stress e mettono di buonumore. I romanzi sono ricchi di benefici per il corpo e la mente. Ecco i principali. La narrativa ci rende persone più empatiche, che comprendono meglio le emozioni degli altri. Leggere alla sera aiuta a dormire perché ogni pagina distrae dai pensieri quotidiani e ce ne regala altri. Possibilmente, pensieri più elevati.
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PIÙ BELLI E IN FORMA
UN AIUTO PER L'INTESTINO PIGRO
Per regolarizzare l’intestino pigro preparate una confettura bollendo 150 g di prugne secche a pezzi e 150 g di datteri a pezzi in 5 tazze di acqua fino a quando si addensano. Se ne prendono 2 cucchiaini ogni mattina. Questo lassativo naturale, che va conservato in frigorifero, si può aggiungere allo yogurt o mescolarlo con i cereali.
UNA COCCOLA PER I CAPELLI GRASSI
Se avete i capelli grassi non usate il balsamo, sostituitelo con una lozione a base di piante. Fate bollire in 1 l e ½ d’acqua 2 cucchiai di salvia e 2 di rosmarino per 15 minuti, filtrate e aggiungete il succo di 1 limone. Dopo lo shampoo applicate la lozione sui capelli massaggiando il cuoio capelluto e lasciate agire per una decina di minuti, poi sciacquate bene. Questo trattamento rende i capelli lucidi e stimola la crescita.
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IL LINGUAGGIO DI FIORI E PIANTE
LA RESEDA
Reseda è un nome che deriva dal latino resedare, che significa “calmare, lenire, mitigare”. Nome mantenuto dall’odierna nomenclatura scientifica delle piante, per indicare un genere al quale appartiene anche quella reseda che Plinio il Vecchio indicava come adatta per curare ogni tipo di infiammazione. Si racconta che presso i Romani, perché la pianta avesse l’effetto desiderato, si pronunciava per tre volte una formula rituale: solo così avrebbe conservato le sue virtù terapeutiche. Nel genere “Reseda” spicca la “Reseda odorata” o “amorino”, una specie di origine nordafricana comparsa alla metà del Settecento in Francia e in Italia, dai fiori discreti ma dall’inebriante profumo.

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Hanno detto:
Sii servo del sapere, se vuoi essere veramente libero.
Seneca
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