I consigli di bellezza e benessere naturale del mese di Ottobre
Questi consigli sono offerti dall'Almanacco Barbanera il più celebre almanacco d'Italia che dona consigli e trucchi per una vita all'insegna della bellezza e del benessere naturale fino dal lontano 1762.
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BENESSERE CON LA NATURA
LA COLAZIONE PROTEICA
Le proteine sono un alimento primario e non a caso il nome deriva da “protos”, che in greco significa “primo in ordine di importanza”. A colazione sono molto meglio degli zuccheri per avere energia a lungo termine. Ci sono molti modi di assumerle al mattino. Ecco alcune idee. Porridge, ovvero zuppa di avena cotta nel latte vegetale, con frutta secca. Frittelle proteiche con farina di vari cereali. Yogurt con noci, mandorle o nocciole. Crema di mandorle o sesamo sul pane integrale, con un po’ di miele. Hummus di ceci fatto la sera prima, meglio senza aglio pensando ai colleghi… Chi ama il salato può scegliere tra uova, avocado, salmone o tofu – formaggio di soia – spalmabile. Sono tutti alimenti sani e anche buoni.
PIÙ BELLI E IN FORMA
MANI IDRATATE E PROFUMATE
Per preparare una crema rigenerante per le mani sciogliete a bagnomaria 1 cucchiaio di cera d’api, aggiungete, mescolando fuori dal fuoco, 20 g di olio di mandorle, 10 g di olio di avocado e 1 cucchiaino di glicerina vegetale. Azionando una frustra elettrica incorporate poco alla volta 30 g di acqua di rose. Massaggiateci le mani, mattino e sera.
Foto di Marlene Krohn da Pixabay
PEDILUVIO RIGENERANTE
Per sentirvi rigenerati fate un pediluvio di 15 minuti aggiungendo all’acqua un pugno di sale marino, poi massaggiate i piedi con olio di mandorle. Se avete calli o duroni aggiungete a 50 cl di olio di mandorle 10 gocce di olio essenziale di tagete.
IL LINGUAGGIO DEI FIORI E PIANTE
MELO COTOGNO E SONNI PROFUMATI
Nell’immaginario di scrittori e poeti l’albero del melo cotogno e il suo profumatissimo frutto sono legati al tema del sonno e del sogno. Anticamente si consigliava di piantare uno di questi alberi, in modo che fosse visibile dalla camera da letto: si riteneva infatti che la vista dei vari cicli vitali dell’albero, dalle grandi corolle dei fiori rosa a conchiglia e dai mitici grossi frutti in autunno, avrebbe predisposto alla tranquillità e al sonno ristoratore. I Greci conoscevano la pianta fin dal VII secolo a.C. e ne fecero fonte di leggende legate al suo frutto: quelle “mele d’oro”, gialle e sensualmente profumate che a Sparta si offrivano agli dei. I Greci ritenevano che la sola vista dei frutti del melo cotogno predisponesse alla tranquillità e al riposo. Forse per questo fecero di quest’albero un simbolo della serenità.
Foto di Manfred Richter da Pixabay
Hanno detto:
La bellezza non ha causa: esiste. Inseguila e sparisce. Non inseguirla e rimane.
Emily Dickinson
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