Questa rubrica è stata gentilmente offerta dall'Editoriale Campi che pubblica l'Almanacco Barbanera, dal 1762 il più celebre almanacco d'Italia.
Inverno sereno, estate felice!
Iniziando l’anno e vivendo l’inverno in modo positivo, con armonia ed equilibrio, si arriva all’estate nel modo migliore. Ma come fare? La chiave sta nel cervello, l’organo che risente più di tutti del cambio di stagione perché modula il suo funzionamento in base alla quantità di luce che riceve. Quando d’inverno il buio e il freddo prendono il sopravvento, bisogna soddisfare la parte di noi che necessita di luce e calore attraverso profumi naturali e infusi di piante, che lo stimolano a produrre le molecole del rilassamento. In particolare, è utile inalare gli aromi delle piante estive, come la lavanda, che libera la luce e il calore immagazzinati. Inoltre si può assumere alla sera, per tutto il mese, una tisana a base di tiglio e fiori d’arancio, rilassante e aromatica. In questo modo i recettori trasmettono un benessere duraturo e costante a tutto l’organismo, che sarà facilitato a ritrovare l’armonia già dalla primavera fino a tutta l’estate.
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PIÙ BELLI E IN FORMA
Pelle del viso protetta
Per proteggere la pelle del viso dagli attacchi del freddo, si può preparare in casa questa crema. Si mescolano a bagnomaria 30 g di olio di mandorle, 30 g di oleolito di calendula (si acquista in erboristeria) e 2 cucchiai di cera d’api. Quando la crema è quasi fredda, si aggiungono 4 gocce di olio essenziale di rosa. È una crema delicatissima, antiarrossamento.
Viva l’ottimismo!
Per iniziare l’anno con una bella carica di ottimismo, provate ad aggiungere poche gocce di olio essenziale di limone o di geranio, dall’effetto antidepressivo, all’acqua dei radiatori.
Capelli luminosi
L’uso dell’hennè neutra, non colorata, oltre a dare lucentezza ai capelli, può essere utile per contrastare la forfora causata dal cuoio capelluto grasso.
IL LINGUAGGIO DEI FIORI
Il ciclamino, fiore... afrodisiaco!
Originario dell’area mediorientale e nordafricana, già nel III secolo a.C. il ciclamino era considerato dal botanico greco Teofrasto nella sua Storia delle Piante un afrodisiaco in grado di facilitare anche il concepimento. Ancora oggi l’essenza di questo fiore, ritenuto magico e portafortuna in amore, è utilizzata nella composizione di molti profumi. Nel linguaggio dei fiori il ciclamino, che vive nel sottobosco, simboleggia la diffidenza, perché il fiore sembra incurvarsi su se stesso e pure perché le sue radici contengono un potente veleno. Il ciclamino, per la sua modestia e umiltà, è anche simbolo dell’amabilità senza pretese.
Hanno detto
La bellezza di una donna si deve percepire dai suoi occhi, perché è quella la porta del suo cuore, il posto nel quale risiede l’amore.
Audrey Hepburn
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